Slogan da concretizzare

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Oggi mi lascio “suggestionare”, o meglio “ispirare” da don Cristiano, che nell’inserto di Vita Trentina, riprende uno degli slogan di moda nei mesi scorsi: “Nulla sarà più come prima”.
E si chiede: “In che cosa? In che modo noi, la realtà che ci circonda, la società, non saremo più come prima?” E conclude confessando di non avere una risposta da dare: bisogna aspettare e vedere…
Ed io aggiungerei: aspettare e darsi da fare affinché possiamo essere sul serio un po’ diversi da come eravamo, possibilmente migliori. Perché non è detto che il cambiamento ci sarà
automaticamente, e sarà in meglio.
Se cambiamento ci sarà, sarà perché lo costruiamo noi e sarà come lo costruiamo noi.
Nella società e nella chiesa. È il momento di prenderci sul serio, di non lasciare spegnere quelle fiammelle che questo periodo, per tanti versi di sofferenza, ha acceso in noi; è il momento di concretizzare quelle intuizioni, di mantenere quello
sguardo un po’ più limpido e non lasciare che tutto ritorni al grigiore consueto, facendoci dire con rimpianto: “credevo che… e
invece…”.
Un caro saluto.

don Gianni.