Chiesa di Romagnano

Dedicazione

E’ molto difficile stabilire l’origine della dedicazione della nostra chiesa; si può solo affermare che in tutte le citazioni, anche le più antiche, la chiesa di Romagnano è intitolata a S. Brigida vergine d’Irlanda, vissuta nel V secolo. Santa Brigida nacque a Leinster verso il 453 e morì a Kildare nel 524. Negli anni precedenti san Patrizio, patrono d’Irlanda, aveva iniziato l’opera di evangelizzazione delle popolazioni celtiche, fondando numerose comunità cristiane e istituendo vescovadi nei centri più importanti. Anche Brigida, convertitasi alla nuova fede, fondò nella valle della Liffey presso una quercia sacra, l’importante monastero di Cell-dara (chiesa della quercia), chiamato poi Kildare. Per la Chiesa di Roma era importante che i luoghi considerati sacri dalle popolazioni autoctone non fossero distrutti e che il vecchio culto venisse sostituito dal nuovo. Così la simbologia attribuita a Brigida include la quercia, il fuoco, la fontana: elementi naturali sacri per i celtici, in seguito accolti e fatti propri dai cristiani. Cell-Dada rimase per lungo tempo uno dei più importanti centri monastici irlandesi e Brigida divenne molto popolare anche in alcune regioni dell’Inghilterra. Nei secoli successivi i monaci e i pellegrini d’Irlanda diffusero il culto della santa in tutta l’Europa occidentale: numerose sono le chiese a lei dedicate anche in Lombardia. Nella nostra chiesa la Santa è raffigurata nella pala di fine Seicento dell’altare maggiore ed a lei è dedicato il medesimo altare. La festa della santa Patrona cade il 1° febbraio.

CENNI STORICI

L’antica cappella di S. Brigida

La storia della chiesa di Romagnano è strettamente legata agli avvenimenti che, nel corso dei secoli, hanno coinvolto la chiesa di S. Apollinare di Piedicastello. Nel 1146 il Vescovo di Trento Altemanno decise la restaurazione del monastero di S. Lorenzo; a questo scopo furono chiamati i monaci benedettini di Vallalta di Bergamo ai quali fu affidata anche la chiesa di S. Apollinare con tutte le proprietà e le cappelle di pertinenza. Alla chiesa di Piedicastello faceva riferimento un’ampia zona sulla parte destra del fiume. In un documento del 1245 si afferma che la chiesa di S. Apollinare ha sotto di sé anche le cappelle di Ravina e Romagnano. I benedettini iniziarono un lavoro di bonifica continuato nel tempo dagli affittuari e dai nuovi proprietari. Piccoli appezzamenti incolti furono trasformati in campi coltivati a prato, grano, vigneto. Furono costruite le case e i masi per i contadini e per le loro famiglie. Nella cappella di santa Brigida veniva talvolta celebrata la messa mentre per i Sacramenti e per tutte le ricorrenze religiose ci si doveva recare alla chiesa di Piedicastello.

Le prime descrizioni della chiesa

Non abbiamo descrizioni della piccola cappella originaria mentre, a partire dal sedicesimo secolo, le relazioni delle visite pastorali contengono importanti informazioni. Dalla relazione del 5 maggio 1581: “…si recarono alla Villa di Romagnano dove visitarono la cappella di S. Brigida, il cui primo altare è dedicato a questa Santa ed consacrato. E’ ben ornato. L’altro altare eretto sul lato destro è dedicato a S. Vigilio, abbastanza ornato, manca una croce e uno sgabello ai piedi. Il terzo altare consacrato e dedicato ai Santi Pietro e Paolo…”. In quell’occasione viene dato ordine di coprire alcuni affreschi e di ripristinare il muro, a nord, del cimitero che allora era accanto alla chiesa.

I cinque altari del XVIII secolo

Nella Visita pastorale del 1749 vengono segnalati cinque altari. L’altare maggiore è dedicato a S. Brigida, gli altri sono dedicati alla Beata Vergine del Rosario, a San Giuseppe, alla Beata Vergine Dolorosa, a Santa Reparata Martire. Alcuni elementi presenti nella chiesa conservano la memoria dei santi a cui erano dedicati i vecchi altari: le statue dei SS. Pietro e Paolo, l’affresco di S. Vigilio, la statua di S. Giuseppe, la pietra dell’altare di S. Reparata (collocata all’esterno).

Concessione del fonte battesimale e consacrazione della chiesa

Sempre nella visita pastorale del 1749, il Visitatore vede i documenti attestanti la concessione del sacro Fonte e la consacrazione della chiesa. Il Fonte battesimale è stato concesso il 27 aprile del 1728; la Consacrazione della chiesa di S. Brigida ha avuto luogo il 28 ottobre del 1731.

Da curazia a parrocchia

La chiesa di Romagnano rimane cappella fino a tutto il XVIII secolo. La popolazione per ricevere i sacramenti e per partecipare alle più importanti ricorrenze religiose doveva recarsi in S. Apollinare, talvolta anche in Santa Maria. Nel 1711 il Preposito Monsignor Conte di Lodron e la Comunità di Romagnano stipulano un accordo in base al quale il Reverendo don Filippo Chiusole diventa cappellano del paese.

I compiti del Curato

Fino alla fine dell’Ottocento il rapporto fra vita civile e vita religiosa era molto stretto: il comune e la chiesa erano autorità autonome ma, per molte ragioni, interdipendenti. Al curato spettavano compiti inerenti la cura delle anime, la tenuta dei libri anagrafici, l’insegnamento, l’assistenza. Era inoltre tenuto alla collaborazione con l’autorità civile nella trasmissione di importanti informazioni di interesse pubblico.

Istituzione della parrocchia

Nel 1920 la curazia di Romagnano diviene parrocchia. Il primo parroco è don Giuseppe Pederzini di Castellano. Elenco dei sacerdoti, redatto il 1 agosto 1956 da don Albino Pederzolli, parroco di Romagnano dal 1945 al 1958.

  1. Don Filippo Chiusole da Chiusole 1711-1715
  2. Don Andrea Pedracchi da Terragnolo 1715-1729 morì a Romagnano
  3. Don Stefano Nardi dalla Nave 1729-1750 rinunciò, passò alla Nave, morì a Gazzadina nel 1766
  4. Don Salvatore Filosi da Praso in val di Bono1751-1755 rinunziò, passò primissario a Villazzano e poi curato a Cavedago
  5. Don Francesco Tommasi da Cognola 1756-1764 rinunziò, fu curato a Vezzano (66-71) morì a S. Massenza
  6. Don Gaspare Delaiti da Nomi 1764-1784 rinunziò per i posto di mansionario nel coro di Villalagarina
  7. Don Michele Casagrande da Brusago 1784-1798 morì a Romagnano
  8. Don Udalrico Quaresima da Tuenno 1795-1798 trasferito vicario parrocchiale a Isera
  9. Don Domenico Malpaga da Cognola 1798-1834
  10. Don Giuseppe Andreolli dal 1834 al 1836 morì a Romagnano
  11. Don Ignazio Rudari da Avio – 1836-1873 rinunziò, morì a Trento
  12. Don Luigi Veneri da Folgaria 1873-1875 morì in Romagnano
  13. Don Andrea Dusini da Cles 1875-1884 eletto parroco di Castelfondo
  14. Don Daniele Rossi da Verla 1885-1896 nominato curato di Sardagna
  15. Don Massimiliano Valvassori da Romano (Lombardia) 1896-1908 – morì in Romagnano
  16. Don Guido Stoffella di Vallarsa 1908-1911 rinunziò e morì a Vallarsa nel 1911
  17. Don Vittore Zadra da Taio 1911-1914 passò parroco a Spormaggiore, poi insegnante nel Seminario de Tirolo, morì a Taio
  18. Don Gedeone Pegolotti da Gazzadina 1914-1919 passò arciprete-decano di Cavalese, ove morì nel 1944

I parroci

  1. Don Giuseppe Pederzini da Castellano, I° parroco 1920-1923 passò arciprete a Lizzana, ove morì nel 1955
  2. Don Cirillo Bertoldi da Susà 1924-1943 morì in Romagnano
  3. Don Albino Pederzolli da Stravino 1943 -1958 La Cancelleria diocesana ha gentilemente comunicato i dati che hanno permesso di continuare l’elenco fino al periodo attuale.
  4. Don Mario Tait, 1958 – 1965
  5. Don Ilario Crepaz, 1966 – 1972
  6. Don Enrico Maor, 1972 – 1978
  7. Don Enrico Setti, 1978 – 1987
  8. Don Vittorio Dal Sas, 1987 – 1997
  9. Don Ivan Maffeis, 1997 – 2000
  10. Don Rodolfo Pizzoli, 2000 – 2003
  11. Don Stefano Anzelini, 2003 – 2009
  12. Don Gianni Damolin, 2009 – continua