Scarica il bollettino Insieme del 8 dicembre

Cari parrocchiani,
in questa festa, contemplando Maria, nostra Madre Immacolata, riconosciamo anche il nostro destino, la nostra vocazione più profonda: essere amati per essere trasformati dall’amore, essere trasfigurati dalla bellezza di Dio!
Oggi lasciamoci guardare da Lei che è nostra Madre e ci ama tanto; e guardiamo a Lei per imparare a essere più umili e coraggiosi nell’accogliere la Parola di Dio, per accogliere il tenero abbraccio del suo Figlio Gesù, un abbraccio che ci dà vita, speranza e pace.

Con l’augurio di una lieta seconda domenica di Avvento!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 1 dicembre

Cari parrocchiani,
oggi ha inizio l’Avvento, il tempo liturgico che ci accompagna verso il Natale invitandoci a sollevare lo sguardo e a uscire da una vita rassegnata e abitudinaria, per coltivare speranze e sogni per un futuro rinnovato!
Infatti, durante l’Avvento non ci limitiamo a vivere l’attesa del Natale ma anche a ridestare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo – quando alla fine dei tempi Egli tornerà – attraverso scelte di vita coerenti e coraggiose.

A tutti voi auguro una lieta prima domenica di Avvento!
don Christian

Vieni Signore Gesù,
liberatore fedele, che sciogli i nostri blocchi
e ci liberi dai legacci interiori.
Vieni, tu che doni la vita di Dio
e ci apri alla sua presenza.
Vieni, tu che sei la realizzazione di ogni promessa,
il compimento di tutte le attese,
la pienezza di Dio tra noi.
Libera i nostri cuori,
sostieni i nostri passi, aprici a te!
Vieni, Signore Gesù, maranathà!

Scarica il bollettino Insieme del 24 novembre

Cari parrocchiani,
il racconto dell’incontro di Gesù e Pilato ci immerge nel Vangelo della passione. Mentre Gesù è tradito, arrestato,
processato… ai nostri occhi appare tutta la sua regalità, il suo vero potere, il suo vero Regno. Alla domanda di Pilato, suggerita dalle parole che si dicevano sul Nazareno: “Sei tu il re dei Giudei?”, Gesù non risponde con un “no”, ma specifica che il suo regno non è di questo mondo. Prova di questo è il fatto che nessuno dei suoi ipotetici servitori è andato a palazzo per combattere e liberarlo.
Il “prefazio” di questa solennità descrive tutta la portata del regno di Dio: “Regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace”. Un regno diverso da quello che noi pensiamo e anche da quello che i contemporanei
di Gesù pensavano. Se leggessimo tutto il Vangelo ci accorgeremmo che fin dagli inizi, fin dalla sua nascita, la sua
logica è diversa rispetto a quella del mondo. E solo se anche in noi si instaura la logica della carità, della giustizia, della verità, della vicinanza, della tenerezza… possiamo dire di aver accolto il
regno di Dio.

Buona domenica di Cristo Re!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 17 novembre

Cari parrocchiani,
le parole apocalittiche utilizzate da Gesù fanno comprendere che le cose create, tra cui il mondo e l’uomo, hanno un limite, quello della caducità. Dunque, come ogni cosa creata, anche ciò. che sta sulla terra e nel cielo soffre di questo limite. Se però la finitezza e la caducità da un lato possono spaventarci, dall’altro ci spingono a prepararci per il momento in cui il Signore tornerà nella gloria.
Il nostro essere cristiani talvolta è dato da inerzia, abitudine, tradizione, facciamo delle cose perdendo di vista l’obiettivo.
Il ricordarci invece, di tanto in tanto, qual è la nostra metà, come sta facendo oggi il Signore, può aiutarci a vivere la nostra fede con convinzione, con tenacia, con passione.

Buona domenica! don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 10 novembre

Cari parrocchiani,

«…hanno gettato parte del loro superfluo»; superfluo è quello che esce dal bicchiere, come a dire: io mi tengo il bicchiere pieno col suo contenuto, tu accontentati di quello che fuoriesce. Per questo mi domando: che tipo di relazione ho con il mio prossimo? Come mi sto giocando? La vita o solo il superfluo? E con Dio? Molto spesso le nostre relazioni sono ferite proprio perché non ci “giochiamo” la vita, ma solo il superfluo. Nell’obolo della vedova è significato tutto l’amore di quella donna per Dio e per i fratelli; ha offerto «tutto quanto aveva per vivere», non si potrebbe aggiungere altro. «Sulla bilancia della giustizia divina non si pesa la quantità dei doni, bensì il peso dei cuori» (San Leone Magno).

Buona domenica del Ringraziamento!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 27 ottobre

Cari parrocchiani, la domenica non accontentiamoci di essere qui tutti alla stessa “distanza” da Gesù; non accontentiamoci di sapere che passa e di lasciarlo passare. Ognuno si chieda: Ma cosa può fare Gesù per me, oggi? Questo vangelo, che ho sentito, cosa dice a me personalmente? Di che cosa ho veramente bisogno per tornarmene a casa migliore di come sono venuto? «Signore, fa’ che io veda!». Sono duemila anni che la Chiesa annuncia la “salvezza”, ma la salvezza non scende a “pioggia”. È un dono di Dio. In ogni caso noi cristiani non possiamo starcene seduti ai margini della strada e lasciare che il mondo corra. Noi crediamo in Colui che può aprirci gli occhi, scaldarci il cuore, e ridare vigore al nostro camminare. Ogni domenica Egli è in mezzo a noi. Non lasciamolo passare inutilmente.

Buona domenica e lieta solennità di Tutti i Santi!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 20 ottobre

Cari parrocchiani,
tra i discepoli non era ancora chiaro il senso del loro seguire Gesù: per loro essere nella cerchia ristretta significava aver fatto una qualche carriera, aver trovato il trampolino di lancio per una nuova posizione sociale, aver conquistato un certo potere…
Ma il Maestro smonta subito le loro pretese.
Egli non viene a instaurare un altro regno di questa terra, uguale a tutti gli altri, nei quali il potere si conquista per dominare e sfruttare, perché il Signore può solo amare e per questo si fa servo, entrando negli anfratti più oscuri e nei sotterranei più tremendi della vita degli uomini, per caricarsi di ogni male e risollevare l’umanità a prezzo della sua stessa vita.
Per questa ragione chi più ama… più “serve”!

Buona “giornata missionaria”!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 13 ottobre

Cari parrocchiani,

il Maestro, dopo la prima domanda su cosa fare per avere la vita eterna, risponde con la proposta ben più coinvolgente di seguirlo, imitando la sua vita. È una proposta esigente e per questo Gesù fa precedere le sue parole da un gesto ricco di significato e di grazia: «Fissò lo sguardo su di lui, lo amò». Ogni volta che il Signore chiede di seguirlo, non fa mancare la sua grazia necessaria. Seguire Cristo non è un discorso di sacrifici, ma di lasciare tutto per avere tutto. Il Vangelo chiede la rinuncia, ma solo di ciò che è zavorra che impedisce il volo.

Buona domenica!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 6 ottobre

Cari parrocchiani,

Rifiutare: «Allontanare una persona con cui abbiamo un legame sociale o affettivo…», così definisce la Treccani. E, in effetti, è qualcosa che, quando necessario, facciamo. La possibilità di allontanare. qualcuno, di prendere distanze definitive, di chiudere una relazione (di qualsiasi tipo essa sia) ci fa sentire al sicuro, protetti da intrusioni nella nostra intimità. Non pensiamo solo a mariti e mogli, per un momento, perché – permettetemi di dirlo – è troppo facile difendere con forza il sacro vincolo del matrimonio e poi rinnegare il vincolo ancora più sacro e originario tra fratelli e sorelle in umanità. Per questo il Vangelo associa al vincolo matrimoniale anche “altro”: chi accoglie e rimane nella relazione coniugale è anche capace di accogliere e rimanere nella relazione fraterna (e viceversa); ossia è capace di accogliere anche i piccoli, coloro ai quali non vengono riconosciuti nemmeno i diritti fondamentali.

A tutti voi auguro un buon “Ottobre missionario”!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 29 settembre

Cari parrocchiani,
oggi Gesù ci avverte dal rischio di utilizzare la nostra appartenenza alla comunità (cristiana) per allontanare gli altri a causa della nostra durezza di cuore e superbia e arroganza.
“Abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo perché non ci seguiva”; ossia: chi non è dei nostri, chi non ha i documenti in regola, non di rado lo etichettiamo come incapace di fare il bene o addirittura di concepirlo.
Gesù, invece, esorta i discepoli e noi a riconoscere e apprezzare il bene ovunque si trovi, senza pregiudizi, il che richiede una profonda conversione che elimini ogni mentalità di privilegio ed
esclusivismo religioso.
Inoltre, ci esorta a evitare di dare scandalo, specialmente a chi è più debole nella fede (“i piccoli”). Lo scandalo è una colpa gravissima che danneggia la vita di un individuo e quindi della società, ostacolando la salvezza e il vero bene che possiamo offrire al nostro prossimo a motivo, molto spesso, della nostra incoerenza.

Buona domenica!

don Christian