Quinta domenica del Tempo ordinario

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Il Vangelo di oggi ci propone, nel racconto di Luca, la chiamata di San Pietro. Il suo nome – sappiamo – era Simone, ed era pescatore. Gesù (il falegname n.d.r.) gli dice: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone risponde con una obiezione: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla…». E, come esperto pescatore, avrebbe potuto aggiungere: “Se non abbiamo preso niente di notte, tanto meno prenderemo di giorno”. Invece, ispirato dalla presenza di Gesù e illuminato dalla sua Parola, dice: «…ma sulla tua parola getterò le reti». È la risposta della fede, che anche noi siamo chiamati a dare; è l’atteggiamento di disponibilità che il Signore chiede a tutti i suoi discepoli, soprattutto a quanti hanno compiti di responsabilità nella Chiesa. E l’obbedienza fiduciosa di Pietro genera un risultato prodigioso: «Fecero così e presero una
quantità enorme di pesci».
Si tratta di una pesca miracolosa, segno della potenza della parola di Gesù: quando ci mettiamo con generosità al suo servizio, Egli compie in noi cose grandi. Così agisce con ciascuno di noi: ci chiede di accoglierlo sulla barca della nostra vita, per ripartire con Lui e solcare un nuovo mare, che si rivela carico di sorprese. Il suo invito a uscire nel mare aperto dell’umanità del nostro tempo, per essere testimoni di bontà e di misericordia, dà senso nuovo alla nostra esistenza, che rischia spesso di appiattirsi su sé stessa. A volte possiamo rimanere sorpresi e titubanti di fronte alla chiamata che ci rivolge il Maestro divino, e siamo tentati di rifiutarla a motivo della nostra inadeguatezza. Anche Pietro, dopo quella pesca incredibile, disse a Gesù: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore».
E’ bella questa umile preghiera: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”. Ma lo disse in ginocchio davanti a Colui che ormai riconosce come “Signore”. E Gesù lo incoraggia dicendo: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini», perché Dio, se ci fidiamo di Lui, ci libera dal nostro peccato e ci apre davanti un orizzonte nuovo: collaborare alla sua missione.

Papa Francesco