Rosario e polemiche

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Sembra che ultimamente il rosario, la più diffusa preghiera popolare, da fonte di serenità e di pace, si sia trasformata in fonte di polemiche.
Lasciando da parte quelle politiche di tempi recenti, oggi fa discutere e crea un po’ di perplessità in alcuni credenti la proposta di papa Francesco di una specie di “maratona del rosario”, per chiedere al Signore la fine della pandemia.
Il settimanale Vita Trentina scrive che il rosario non è un bancomat. È vero: nessuna forma di preghiera può essere usata come uno strumento per avere un riscontro da Dio, né come “merce di scambio”, anche se per noi è troppo facile cadere in questo trabocchetto.
Preghiera è affidarsi al Signore con la consapevolezza che Egli segue le nostre vicende con amore di padre, e al tempo stesso impegnarci perché ciò che chiediamo, per quanto dipende da noi, (e mentre lo mettiamo davanti al Signore, lo mettiamo anche davanti alla nostra coscienza), cerchiamo di attuarlo col nostro comportamento adeguato.
Con questo spirito noi, a Ravina e Romagnano, recitiamo il rosario nel mese di maggio.
Un caro saluto

don Gianni.