Grandi manovre

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Sembra che stiano iniziando le grandi manovre da parte dei soliti furbetti che mescolano le carte in tavola per entrare fra i beneficiari del reddito di cittadinanza: cambi di residenza, variazioni di stato di famiglia… la fantasia, ma possiamo chiamarla anche “arte”, dell’arrangiarsi non conosce soste. Con il prevedibile risultato che alla fine i più “intraprendenti” avranno la meglio sui più bisognosi. Cosa volete mai, “chi arte non sa far, chiuda bottega”.
Mi pare che sotto sotto ci sia un atteggiamento da correggere in ciascuno di noi: quella difficoltà a riconoscere che non abbiamo bisogno di qualsiasi cosa; dovremmo, penso, saper catalogare e ordinare i nostri bisogni e poter dire: di questa cosa ho bisogno, di quest’altra invece no! Operazione difficile in questa nostra cultura che ci impone come assolutamente necessarie cose che non lo sono e ci fa credere che senza di esse la nostra vita è miserella.
Forse ci può aiutare il salmo: “Signore, non vado in cerca di tante cose perché mi basti tu, come a un bambino preso in braccio, basta sua madre.”
Un caro saluto.

don Gianni.