CIBO

Scarica il bollettino Insieme del 7 novembre

Attorno alla stessa tavola, speriamo di poter tornare ad osservarci con stupore e curiosità. Il non poter condividere cibo, esperienze, opinioni, confidenze ha pesato oltremodo.
Dovremo far tesoro di gesti prima abituali, per troppo tempo impediti dall’emergenza. Ma spetterà a noi affrancarli dalla routine in cui, in precedenza, li avevamo superficialmente relegati. Potremo così respirare aria di famiglia, consolidare amicizie, assaporare il gusto della fraternità e della festa. Sarà nutrimento per il cuore prima ancora di sostentamento fisico o, indirettamente, occasione di rilancio economico.
Abbiamo patito l’isolamento. La vita scolastica, lavorativa, associativa e quella delle nostre comunità ha subìto un arresto imprevisto e prolungato, da cui non sarà
facile riprendersi. Nessun collegamento on-line, pur strategico e talora da valorizzare anche in futuro, potrà essere sostitutivo del convocarci in presenza, stringerci la mano, osare un abbraccio. Ci siamo dotati di protocolli che ci hanno saggiamente distanziati.
In futuro non dovranno diventare alibi alla nostra incapacità di ristabilire relazioni significative. Sappiamo di averne bisogno come il pane. Ma siamo pure consapevoli che dovremo tornare ad impararne la grammatica di base.

Ed anche in quest’ambito saremo chiamati a non dare più nulla per scontato. L’essere fisicamente nello stesso luogo, condividere la dimensione spazio-temporale senza intermediazione tecnologica, dovrà inaugurare un nuovo modo di comunicare.
Ci è mancata tanto la forza del linguaggio non verbale: un gesto, un movimento involontario, un effetto imprevisto.
Cogliere le reazioni dei nostri volti, soppesare il battito delle ciglia, saper leggere, in tal senso, anche i segnali deboli, sarà vitale per la ricchezza di relazioni che si riaprono alla curiosità del nuovo, alla scommessa sull’altro, alla fiducia reciproca. Togliere la mascherina che ci oscura il volto da un anno e mezzo sia una porta aperta alla sorpresa. Consapevoli che le relazioni autentiche non potranno mai essere “protocollate”.
2 continua…

Occhi. Lettera alla comunità – Mons. Lauro Tisi