Ancora accoglienza… uffa!

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Oltre il festival dell’economia, si svolge in questi giorni anche la settimana dell’accoglienza, che ci rimanda al tema dei migranti: un tema che sembra essere uscito dalle nostre preoccupazioni.
A parte qualche allarme passeggero, come quello sui clandestini infetti scappati dai centri di raccolta, subito esaurito come bolla di sapone, non mi pare che i migranti siano al momento nell’opinione pubblica l’allarme numero uno.
Quando noi diciamo “migranti”, subito pensiamo agli Africani che sbarcano a Lampedusa e che vengono qui a vendere droga. Ma migranti sono anche i Romeni che vengono
qui a cogliere mele, e migranti sono anche le badanti…
D’accordo, ci sono migranti buoni e migranti meno buoni, ma questo succede anche con i cittadini doc: ci sono quelli onesti e quelli malandrini.
Ho capito: la distinzione che vale è quella fra migranti coi soldi (come il calciatore della cronaca di questi giorni) e quelli senza soldi. Ai primi diamo subito la cittadinanza, agli altri no!
Forse abbiamo bisogno, prima di tutto noi credenti, di chiarirci un po’ le idee sul vocabolo “accoglienza”, cercandolo non solo nel vocabolario, ma anche nel vangelo.
Un caro saluto.

don Gianni.